Yellowstone è stato riconosciuto come il più grande Caldera L'Apolaki era considerato il vulcano più grande del mondo quando è stato scoperto sul fondale del Mare delle Filippine, vicino alla piattaforma vulcanica sottomarina Benham Rise. Ha un diametro di ben 150 chilometri, più del doppio di Yellowstone!
La più grande caldera vulcanica conosciuta al mondo è stata scoperta nel 2019: si chiama Apolaki, ha un diametro di 150 km e si trova sul fondale del Mar delle Filippine, vicino alla piattaforma vulcanica sottomarina Benham Rise. Fino alla sua scoperta, la più grande caldera conosciuta era quella di Yellowstone, nello stato americano del Wyoming, con un diametro di 60 chilometri: L'Apolaki ha un diametro più che doppio, paragonabile alle caldere presenti su Marte e Venere! Tuttavia, la caldera di Yellowstone rimane la più grande della terraferma: in confronto, la caldera "nativa" dei Campi Flegrei ha un diametro di 12 chilometri. Una caldera vulcanica è una depressione del terreno causata dal collasso di una camera magmatica.
La morfologia del Benham Rise e della caldera di Apolaki
La caldera di Apolaki è stata scoperta nel 2019 dalla ricercatrice neozelandese Jenny Anne Barretto nell'ambito di uno studio sulla struttura e l'origine del Benham Rise, o Philippine Rise, nel Mare delle Filippine a est dell'isola di Luzon. I ricercatori hanno scelto il nome della caldera: "Apolaki" significa "Signore dei Giganti" e si riferisce al dio filippino del sole e della guerra. La morfologia del Benham Rise e della caldera è stata ricostruita grazie a rilievi batimetrici effettuati con un sonar montato su una nave.
Il Benham Rise è una struttura vulcanica simile a un altopiano, con un diametro di circa 250 km, che si eleva di circa 2700 m sul fondo del mare e la cui sommità si trova a circa 2500 m sotto il livello del mare. È costituita da un corpo principale formato da una piattaforma di rocce magmatiche spesse 14.500 chilometri, la maggior parte delle quali è sepolta nella crosta terrestre. Le analisi gravimetriche, che registrano le variazioni di gravità a seconda del tipo di roccia della crosta, hanno rivelato lo spessore nascosto.
I fianchi del Benham Rise presentano gradini con pendii ripidi tra i 100 e i 300 metri di altezza. La parte centrale dell'altopiano è sovrastata da una cresta che ospita la caldera di Apolaki, con un diametro di 150 chilometri.
Come si sono formate la piattaforma vulcanica e la caldera
Durante l'esplorazione del Benham Rise sono stati prelevati diversi campioni di rocce magmatiche, di età compresa tra 47,9 e 26 milioni di anni. In questo periodo si sono verificate eruzioni vulcaniche che hanno espulso magma, dalla cui solidificazione si è formata la struttura. I dati geologici hanno dimostrato che l'attività vulcanica era sia effusiva che esplosiva. In una prima fase, tra 47,9 e 42,5 milioni di anni fa, l'attività è stata particolarmente intensa e si è formata una struttura vulcanica a scudo.
In questo periodo, il Benham Rise era collegato al vicino altopiano di Urdaneta. In una seconda fase, un'enorme eruzione creò la caldera, probabilmente tra 42,5 e 41,3 milioni di anni fa. Nell'ultima fase, altri coni vulcanici si sono formati all'interno della caldera in seguito a successive eruzioni: Il più recente è stato l'odierno seamount (vulcano sottomarino) Vinogradov, 26 milioni di anni fa. Durante questa fase, il Benham Rise si era già separato dall'altopiano di Urdaneta. I vulcani della regione sono attualmente estinti.
L'attività vulcanica del Benham Rise è dovuta al fatto che la piattaforma si trovava al di sopra di un hotspot, ossia un'area relativamente solida in cui colonne di magma (note come pennacchi) risalgono continuamente dal mantello. Nel 2017, l'area, estremamente ricca di risorse ittiche e minerarie, è stata dichiarata "zona protetta di approvvigionamento alimentare esclusivo", in cui sono vietate l'estrazione e l'esplorazione petrolifera.